Perché è fondamentale asciugare la vaporiera di bambù dopo averla pulita
Chiunque possieda una vaporiera in bambù sa che è uno strumento miracoloso per servire cibi perfettamente cotti al vapore, soprattutto quando si tratta di gnocchi e riso. A differenza delle pentole a vapore realizzate con altri materiali, i cestini di bambù possono assorbire l'umidità in eccesso e ridurre drasticamente la condensa sotto il coperchio che altrimenti potrebbe causare macchie fradicie su tutta la pelle dei gnocchi o sul riso appiccicoso. Sfortunatamente, questo significa anche che è assolutamente fondamentale asciugarli dopo ogni pulizia: la natura assorbente e porosa del bambù lo rende estremamente incline alla formazione di muffe e/o screpolature se curato in modo improprio.
Anche se dipende dall'umidità naturale del luogo in cui vivi, dovresti lasciare la vaporiera di bambù in uno spazio asciutto e ben ventilato per almeno uno o due giorni prima di riporla. Anche se potresti essere tentato di avvolgere il delicato cestino per tenere lontana la polvere dalle doghe intrecciate, dovresti usare solo carta o altro materiale traspirante per farlo.
La parte difficile è che è fondamentale non asciugare eccessivamente anche il cestino. Se vivi in una regione con clima arido tutto l'anno, dovresti strofinare il bambù con un sottile strato di olio vegetale prima di asciugarlo, per evitare che si spezzi o perda la sua flessibilità. La cosa più importante è che non dovresti mai lasciare asciugare la vaporiera alla luce diretta del sole, poiché un'esposizione prolungata molto probabilmente romperà o deformerà il legno.
Sfortunatamente, la corretta manutenzione di una vaporiera in bambù non inizia né termina con l'asciugatura successiva alla pulizia. La pulizia in sé e per sé richiede pazienza e cura se si desidera un qualche tipo di longevità dal bambù. Sebbene le istruzioni possano variare da produttore a produttore, la regola generale è quella di essere il più delicati e attenti possibile durante la pulizia: evitare di metterlo in lavastoviglie, non immergerlo in acqua per più di cinque minuti e non strofinare mai con qualsiasi tipo di spugna o spazzola più dura del nylon.
Se puoi, dovresti anche provare ad attenersi ai detergenti naturali. Un po' di detersivo per i piatti non danneggerà necessariamente il cestello, ma corri il rischio di emanare un leggero odore di sapone dalla successiva infornata di cibo che cuocerai a vapore. A meno che non ci sia un pezzo di cibo incrostato da rimuovere, probabilmente puoi farla franca strofinando l'interno con una fetta di limone o una bustina di tè nero immersa nell'acqua calda. Successivamente basta risciacquarlo delicatamente, asciugarlo con cura e sarà pronto per il tuo prossimo giro di delizioso riso appiccicoso o gnocchi al vapore.